Valle Castellana. Aggredì un medico di guardia: ventenne arrestato dai Carabinieri

Valle Castellana. Aggredì un medico di guardia: ventenne arrestato dai Carabinieri

(wn24)-Valle Castellana(TE) – I Carabinieri della Stazione di Valle Castellana e della Sezione di PG presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa, in pari data, dal G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un ventenne del luogo ritenuto responsabile dell’aggressione verificatasi nella tarda serata del 5 agosto scorso, nei confronti del medico di guardia

Il giovane, con il volto parzialmente travisato con una busta di plastica, ha aggredito violentemente il medico di continuità assistenziale in servizio nell’ambulatorio di Valle Castellana. Dopo essere entrato nell’ambulatorio ha colpito il medico con un violento pugno al volto e con una serie di calci e pugni mentre era a terra, procurandogli delle lesioni gravi guaribili in oltre 40 giorni e con una diminuzione della funzionalità del braccio destro. Secondo quanto riferito il medico poco prima aveva rimproverato due giovani che stavano orinando sui muri dell’ambulatorio, con loro c’era anche un altro giovane, lo stesso che poco dopo lo ha aggredito.

Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un giovane di Valle Castellana per il quale è stata richiesta e adottata la misura cautelare della custodia in carcere per il reato di lesioni gravi aggravate dai futili motivi, dall’averle commesse contro un medico nell’esercizio delle sue funzioni, dall’averle commesse dopo essersi travisato con una busta di plastica sul volto e in condizioni di minorata difesa per la vittima.
Si è ritenuto sussistere il pericolo di reiterazione di analoghi reati in quanto il giovane era stato già protagonista di una aggressione avvenuta ad Ascoli Piceno sempre con le stesse modalità. Calci e pugni sferrati contro la vittima ricoverata con una prognosi di 30 giorni (durata che -per legge- non consentiva la applicazione di nessun tipo di misura cautelare). Nei prossimi giorni la persona arrestata, a sua garanzia, verrà interrogata dal Giudice per le Indagini Preliminari e potrà offrire la sua versione dei fatti.

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