Curiosità. Roseto e le attività di alto prestigio: dopo i like di Papa Francesco, altro riconoscimento per la “Gelateria Magrini”

Curiosità. Roseto e le attività di alto prestigio: dopo i like di Papa Francesco, altro riconoscimento per la “Gelateria Magrini”

(wn24)-Roseto – Dopo il ‘like’ ricevuto da Papa Francesco, la Gelateria Magrini di Roseto ottiene un altro importante riconoscimento – meno ‘apostolico’ ma più professionale – circa la qualità del proprio prodotto. A conferirlo sempre un uomo vestito di bianco, cioè Igino Massari, un’autorità in materia di prodotti dolciari, nella sua veste di presidente di Apei (Ambasciatori pasticcieri dell’eccellenza italiana), associazione da lui stesso creata affiancato da Gino Fabbri, un altro maestro del settore, in cui sono presenti i migliori pasticceri in circolazione. Da qualche giorno a far parte di questa ristretta élite è entrato anche il rosetano Mario Feliciani, discendente della famiglia Magrini (sua mamma Grazia è la figlia del capostipite Mario) e gelatiere di quarta generazione. Ventinove anni, laureato in biotecnologie alimentari all’Università di Teramo, Mario Feliciani (suo fratello Ermanno è arbitro nella serie A di calcio) da qualche giorno è diventato maestro gelatiere di Apei, dopo aver superato un esame che si è tenuto al Cast Alimenti di Brescia dove è stato giudicato da Massari in persona insieme al suo staff di esperti. Nell’occasione il giovane pasticcere rosetano ha presentato una torta gelato stratificata, glassata e decorata realizzata sotto lo sguardo attento della commissione, rispondendo anche a domande tecniche sul gelato e i suoi componenti, con particolare riferimento alle caratteristiche del proprio prodotto, ma senza svelare i segreti della ricetta che rende unico e apprezzato il gelato Magrini. “Nel nostro laboratorio di Roseto il gelato lo facciamo solo io e mia madre, nessun altro” sottolinea infatti Mario Feliciani “Un’ora prima della chiusura fermiamo tutto e lasciamo in vendita solo i gusti rimasti. L’obiettivo è di smaltire le eccedenze per ricominciare il giorno dopo con una produzione fresca, anzi freschissima. Fare il gelato ogni giorno, così come selezionare le migliori materie prime sul mercato, sono scelte dispendiose e che ripagano solo nel lungo periodo, ma è l’unico modo di lavorare che conosciamo. Io rappresento la quarta generazione di un’azienda storica, attiva da oltre cento anni, con la missione di garantire al consumatore un gelato il più genuino e naturale possibile, utilizzando ingredienti di eccellenza”.  Nei giorni successivi all’esame, il neo-ambasciatore Apei ha partecipato a un seminario tecnico, tenuto da tutti i componenti maestri dell’associazione, riguardante pasticceria, gelateria, cioccolateria sul tema natalizio.

Oltre un secolo di bontà

È infatti nel 1921 che nonna Maria, diventata vedova in giovane età, aprì un bar con l’obiettivo di guadagnare uno stipendio per mantenere i quattro figli. Poi negli anni ’30 l’idea di produrre dei gelati, una novità per quell’epoca a Roseto. Nel dopoguerra subentra il figlio Mario, il quale lancia l’attività attraverso la creazione di coppe composte da più sapori e, soprattutto, con lo sguardo sempre attento agli avvenimenti di quei giorni. Nasce così la coppa ‘Libertà’, in onore della liberazione dell’Italia dagli invasori, la cui caratteristica era l’abbondanza di gusti e di prodotto. Il successo della rossa Rita Haiworth nel film ‘Gilda’, diede lo spunto a Mario Magrini per creare l’omonima coppa, richiestissima ancora oggi. Negli anni ’50 per i vip che frequentavano la spiaggia di Roseto una tappa alla gelateria Magrini era quasi d’obbligo. Ad assaggiare ufficialmente la prima coppa Gilda fu la miss Italia dell’epoca, in vacanza a Roseto. Gli avvenimenti storici, così come quelli mondani, hanno quindi fatto da filo conduttore all’attività della gelateria Magrini, ma il vero segreto, che poi ha decretato il successo dell’attività, è stato quello di saper cogliere ciò che alla gente piaceva, sia per quanto riguarda la cronaca, sia per i gusti da proporre alla gente. La gelateria Magrini del terzo millennio porta il nome di Grazia Magrini, mamma di Mario Feliciani, la quale ancora giovane ha preso in mano le redini dell’attività di famiglia. Nel 1986 ha trasferito la gelateria nella nuova sede di viale Roma, sul lungomare centrale di Roseto, poco distante da quella storica di via Colombo, a cavallo degli anni ’60/’70, ricavata da una striscia di marciapiede a ridosso della ferrovia, ma nonostante ciò, i tavoli erano sempre pieni di gente in attesa di gustare una delle famose coppe di Magrini, sempre molto apprezzate dagli adulti così come dai bambini. Il segreto? Molta attenzione alle novità, pur mantenendo ben stretto il legame delle tradizioni locali. Tutto questo fa sì che il gelato di Magrini sia apprezzato sia dai rosetani, sia dai turisti, i quali sono disposti a lunghe attese pur di assaporare un cono con i vari gusti creati dai maestri gelatieri della casa. Ma c’è anche un ‘cliente’ speciale che ha gradito il prodotto della gelateria Magrini: Papa Francesco. Dopo aver ricevuto in dono il gelato rosetano direttamente in Vaticano, assaggiatolo il Pontefice non ha resistito dal mostrare tutto il suo apprezzamento per il prodotto, di cui è particolarmente ghiotto, tanto da telefonare direttamente agli artigiani rosetani. 

Cos’è l’APEI.

 A.P.E.I. (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), associazione creata dal celebre maestro Iginio Massari, raccoglie le migliori professionalità e le eccellenze più esclusive del mondo della pasticceria, gelateria e cioccolateria, insieme alle imprenditorie più illuminate e i tecnici più sapienti, che intendano offrire la propria esperienza per la formazione, la diffusione e la promozione della cultura dolciaria Made in Italy. Della neonata associazione possono entrare a far parte anche giovani professionisti del settore che siano in grado di superare l’esame di ammissione, come appunto Mario Feliciani, i quali abbiano la voglia e, soprattutto, le capacità di raccogliere il testimone per affrontare le sfide del futuro precorrendo i gusti, le tecniche e l’estetica del nuovo orizzonte.   

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