Teramo. Sanità, Mariani: “Nuova rete ospedaliera: la Regione Abruzzo condanna Teramo a fanalino di coda”

Teramo. Sanità, Mariani: “Nuova rete ospedaliera: la Regione Abruzzo condanna Teramo a fanalino di coda”

(wn24)-Teramo – “La nuova rete ospedaliera approvata dalla Regione Abruzzo pone definitivamente la parola fine alle ambizioni della nostra provincia, penalizza in maniera chiara e netta la sanità teramana rispetto alle altre provincie e, cosa ben più grave, non solo la rende la “Cenerentola d’Abruzzo”, ma non ne traccia alcuna prospettiva, condannandola all’oblio e alla mobilità passiva”. Questa è la bocciatura senza appello indicata dal Capogruppo di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Teramo insieme al Vicesindaco di Mosciano Sant’Angelo ed esponente del Partito Democratico Mirko Rossi, nel corso della quale ha ripercorso, carte e numeri alla mano, il destino che attende la sanità in provincia di Teramo.

La nuova rete ospedaliera regionale è stata approvata con DGR 683/C dello scorso 17 ottobre 2023 dopo che, nell’ultimo anno, si sono rincorse molteplici bozze condite da tante anticipazioni mai smentite, ma nemmeno confermate. Basti infatti pensare che l’ultima discussione in V° Commissione risale a luglio 2022 – ha spiegato Mariani – poi è circolata una bozza a ottobre 2022 che però non è mai stata discussa in Consiglio e da quel momento solo silenzio, fino ad arrivare all’approvazione della scorsa settimana, arrivata a pochi mesi dalle elezioni regionali. Così scopriamo solo oggi che, della rete ospedaliera che Marsilio e Verì vantavano sarebbe stata “lungimirante” e di “reingegnerizzazione” dell’offerta sanitaria abruzzese, non ve n’è francamente alcuna traccia”.

Il primo dato che salta all’occhio è quello dei posti letto – ha proseguito, nella sua disamina “carte alla mano” Mirko Rossi – la maggioranza ha potuto programmare complessivamente 4.892 posti letto tra acuti e post acuti (riabilitazione e lungodegenza), numero che ricomprende anche i posti letto di sanità privata.

Questo significa che, tra indicazioni del DM 70/2015, normativa Covid e post Covid (prima fra tutte il DL 34/2020 che riguarda le terapie intensive) hanno potuto pianificare un aumento di 713 posti letto rispetto alla vecchia rete. La media complessiva avrebbe dovuto essere quindi di 3,63 posti letto ogni 1.000 abitanti e invece scopriamo che la provincia di Teramo è passata da 2,79 posti letto del 2016 ai 3,09 decisi dalla maggioranza Marsilio, un dato che pone il teramano all’ultimo posto in Abruzzo e sotto quella che sarebbe dovuta essere la media esattamente come la provincia di Chieti”.

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