Editoriale. Riserva del Borsacchio  cancellata dalla Regione Abruzzo? Politici quasi tutti d’accordo con una lunga scia di “lacrime di coccodrillo”

Editoriale. Riserva del Borsacchio  cancellata dalla Regione Abruzzo? Politici quasi tutti d’accordo con una lunga scia di “lacrime di coccodrillo”

(wn24)-Redazione – Bene…. il 2023 sarà ricordato, almeno a Roseto e d’intorni, come l’anno della lunga scia di “lacrime di coccodrillo. Vi ricordate il Consultorio? Si o no il  problema non sussiste. Anche in quel caso la Giunta Nugnes non sapeva nulla e quindi le varie “medicine”, i vari presunti passi per far riportare in città un servizio sanitario importante. Ed ora la “ciliegina di fine anno”: la Riserva del Borsacchio quasi cancellata, con il ” favore dalle tenebre” e con il voto favorevole di Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia. Ok, sono partiti della maggioranza che amministra la Regione Abruzzo e che tiene in piedi, anche se con un filo di lana, la maggioranza pro-Marsilio il romano. Anche in questo caso la Giunta Nugnes “nulla sapeva”. Ora i finti fuochi d’artificio di fine anno: “metodi poco ortodossi”; “la città non sapeva nulla” ecc. ecc. Domanda spontanea: “Ma   gli amministratori del Comune di Roseto, ormai diventati selfie-dipendenti, oltre ad occuparsi della ordinaria amministrazione, cosa fanno per compensare gli stipendi che percepiscono attraverso le tasse dei cittadini ogni fine mese? Stando ai fatti, a prescindere dalle varie posizioni politiche, si potrebbe dire quasi nulla. Ma ritorniamo alla cancellazione della Riserva del Borsacchio: è stato un caso che il Consigliere regionale Emiliano Di Matteo( emendamento approvato e da lui presentato ndr), è intervenuto giorni fa a Roseto per parlare di scogliere nella zona di Cologna Spiaggia? Sarà un caso che tra gli amministratori del Comune di Roseto erano presenti consiglieri della maggioranza  da sempre contrari al mantenimento della Riserva? Tutti d’accordo, quindi? E’ verosimile che nella Giunta Nugnes nessuno sapeva? No, decisamente, anche se di atti ufficiali neppure l’ombra. La Riserva del Borsacchio ha una lunga storia di ben quattro amministrazioni rosetane( Di Bonaventura; Pavone; Di Girolamo ed ora Nugnes).Nessuna di essi, anche con colorazioni politiche diverse, ha mai voluto approvare la riperimetrazione della Riserva, segno che nessuna classe politica, a prescindere dal colore, credeva nel mantenimento della Riserva, come invece ha fatto la classe politica per Pineto ed Atri, rispettivamente per la Riserva del Cerrano ed Oasi dei Calanchi. Non solo. Due tra i maggiori fornitori di Comunicati stampa  in questo periodo, tutti ovviamente per condannare la decisione della Regione, cosa facevano mentre la maggioranza approvava lo scandalo?  Durante la votazione dell’emendamento numero 5 il consigliere PD Dino Pepe si asteneva e  alle due di notte il consigliere di “Abruzzo in Comune”, Sandro Mariani, era impegnato ufficialmente a fare le fotocopie in un’altra stanza, quindi assente. Tutto questo politicamente parlando, sarà analizzato, non solo dai partiti di appartenenza, ma anche dal candidato alla Presidenza per il centrosinistra alle prossime regionali, Luciano D’Amico. Esponenti di partiti, pur sotto copertura, parlano di “spazzare via “certe ombre” nel centrosinistra che ora si erge alla condanna politica del centrodestra in Regione. “Queste disparità di comportamento , dovranno cessare di esistere. Ognuno si dovrà assumere le conseguenze dei comportamenti politici nei confronti dei cittadini”. Aggiungono altri esponenti di centrosinistra, ovviamente sempre sotto copertura./FINE PRIMA PARTE

CATEGORIE
TAGS
Condividi