La Diocesi di Teramo-Atri donerà l’olio per la lampada che arderà nel Santuario “Casa di Santa Caterina”. Lettera del Vescovo Lorenzo Leuzzi

La Diocesi di Teramo-Atri donerà l’olio per la lampada che arderà nel Santuario “Casa di Santa Caterina”. Lettera del Vescovo Lorenzo Leuzzi

(wn24)-Teramo – L’annuncio di offrire l’olio per la lampada che arderà nel Santuario “Casa di Santa Caterina”, compatrona d’Italia e d‘Europa, in Siena, è un grande evento ecclesiale e civile per la nostra Chiesa diocesana e in particolare per la città di Teramo. Teramo conosce la vita e il messaggio di Caterina per la presenza da tanti anni della comunità dei PP. Domenicani e della Cattedra cateriniana, animata dalla Fraternita laica domenicana. In questi giorni di preparazione, scanditi da momenti di incontro e di preghiera, Caterina ci ha delicatamente invitati ad accogliere le sfide del nostro tempo, come le ha condivise Lei nel suo, anch’esso non privo di incertezza e di problematicità. Due sono state le linee portanti della sua vita, ben sintetizzate da due affermazioni di San Paolo VI, che ha proclamato Caterina Dottore della Chiesa: “È la Santa che mette nell’amore alla Chiesa e al papato specialmente, la sua nota dominante”; “Fu anche politica la nostra devotissima vergine? Sì, indubbiamente, ed in forma eccezionale, ma in senso tutto spirituale della parola”. Da Caterina al Concilio Vaticano II: l’amore per la Chiesa e il servizio nella società contemporanea. È la sintesi reale e storica dell’insegnamento conciliare che ha faticato non molto ad essere sviluppata, nonostante le sollecitazioni successive del Magistero pontificio. Nel nostro cammino sinodale l’insegnamento di Caterina è stato accolto e rilanciato, silenziosamente, nel progetto pastorale: dal Concilio Vaticano II a papa Francesco. Il nostro andare a Siena segna una tappa significativa del cammino fin qui svolto e avvia quella fase profetica che ci impegnerà nei prossimi anni e, in particolare, nella celebrazione del Giubileo 2025. 

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