WallTV. Roseto: il Sindaco Nugnes “caccia” i giornalisti da Palazzo di Città. Intervengono SGA e Ordine. Documento firmato e la proposta della rinascita del Circolo della Stampa intitolato a Luigi Braccili/VIDEO

WallTV. Roseto: il Sindaco Nugnes “caccia” i giornalisti da Palazzo di Città. Intervengono SGA e Ordine. Documento firmato e la proposta della rinascita del Circolo della Stampa intitolato a Luigi Braccili/VIDEO

(wn24)-Roseto –  ” A forza di tirare la corda , prima o poi si spezza”. L’adagio si confà, dopo gli ultimi fatti accaduti, a proposito del rapporto, per la verità mai stato idilliaco, tra i Giornalisti, Sindaco di Roseto Mario Nugnes e maggioranza ( di centro, di destra, di sinistra bhaaa ndr) che lo sostiene. L’inizio che ha scatenato un vero e proprio putiferio mediatico è stato la pubblicazione di un comunicato  degli operatori turistici iscritti a “Roseto Incoming” con il quale si rimproverava la gestione di uno spettacolo tenutosi in Piazza Ponno a Roseto e che, di fatto, era in contemporanea con “Spiagge D’Abruzzo Cup” e quindi, sulla viabilità sul lungomare “caos su caos”. Successivamente Il Sindaco convocò una conferenza stampa, anzi un “Punto Stampa”, che a livello professionale non ha nessun significato, se non per il Sindaco e i suoi seguaci, per i soli giornalisti delle TV.

Nel contempo, però, come è normale chi segue le cronache locali, andare ad una conferenza stampa convocata dal primo cittadino, ci si presenta nonostante non invitati. Qui il “fattaccio”: alcuni giornalisti, non invitati sono stati “cacciati” dalla sala Giunta del Comune, una volta detta “Casa del Popolo”, dove in genere si svolgono le conferenze stampe, con gentilezza, ma fatti accomodare fuori. Il Giornalista del “Il Centro” addirittura rimproverato per aver fatto un titolo non gradito al Sindaco Nugnes. In sintesi ecco i fatti discriminanti che hanno scatenato la conferenza stampa di questa mattina, presso l’Hotel Liberty, convocata dal Direttore di Koinè, William Di Marco, dove erano presenti tanti giornalisti di Radio, Tv, quotidiani online e quotidiani cartacei. Gli interventi  del Sindacato dei Giornalisti, a firma del segretario Ezio Cerasi e dell’Ordine, Stefano Pallotta, intervenuto per telefono, sono stati duri, ma nello stesso tempo chiari per i Giornalisti abruzzesi e , soprattutto quelli che lavorano in Provincia di Teramo. Nei prossimi giorni uscirà un documento da firmare da tutti i giornalisti intervenuti alla conferenza e non e la proposta, accettata all’unanimità, fatta da Luca Maggitti, direttore di Roseto.com,  di riformare il Circolo della Stampa con sede a Roseto, da intitolare al compianto Giornalista Luigi Braccili.

Di seguito il documento del Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi(SGA)

“Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi stigmatizza il comportamento del Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes che dopo aver convocato un punto stampa in Municipio lo scorso 30 aprile, ha inteso far partecipare alcuni giornalisti escludendone deliberatamente altri che intendevano intervenire. Inoltre, evidentemente non ancora pienamente soddisfatto, ha rimproverato un collega del quotidiano Il Centro per la titolazione di un articolo a sua firma. Un comportamento inaccettabile da parte di un politico e di una figura istituzionale, che offende in primo luogo i colleghi ammessi alla conferenza stampa, considerati nelle intenzioni alla stregua di portavoce del sindaco e non giornalisti terzi e indipendenti, poi l’intera categoria e infine l’opinione pubblica rosetana, che ha diritto a un’informazione completa e plurale su argomenti di rilevante importanza per la comunità”. 

Ezio Cerasi per il Sindacato Sga.

Per L’Ordine dei Giornalisti D’Abruzzo è intervenuto per telefono il Presidente Stefano Pallotta che vi invitiamo ad ascoltare nel VIDEO  su WallTv

Sotto uno stralcio delle dichiarazioni del Sindaco di Roseto Mario Nugnes che invece di chiarire, secondo una vera deontologia professionale del Giornalista, “oscura” ancora di più l’operato del primo cittadino.

“Non c’è stata, nelle mie intenzioni, la volontà di escludere alcun organo di informazione consapevole che il pluralismo delle idee e delle posizioni è un pilastro della vita democratica. Anzi, lo scopo era esattamente il contrario: cercare di coinvolgere anche gli organi (le televisioni) che necessitano di una intervista per compiere il loro lavoro”.

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