Luci ed ombre sul turismo della montagna abruzzese

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La stagione invernale 2010-2011 ‘ stata   caratterizzata da  alti e bassi nel settore del turismo della  nostra montagna abruzzese.

Sicuramente la mancanza di neve nei primi mesi di dicembre,ha portato un po  di preoccupazione agli operatori turistici,in quanto il maggior numuro di presenze (e di introiti)si ha proprio nel mese di dicembre, le  stazioni sciistiche si sono viste disdire le prenotazioni per la mancanza di oro bianco. Una riflessione deve portarci tutti ad un unico obiettivo,creare alternative in mancanza di neve,ad esempio alberghi che attrattive per gli ospiti,(un esempio vissuto personalmente a Zermatt (svizzera) era quello in caso di mal tempo di portare gli ospiti con un pulman in giro per i vari paesini ,perche non adottare modelli simili? Il turismo in montagna cresce con l’indotto e offrendo una buona qualita di servizi ,la globalizzazione del turismo montano segue standard fissi.

La localita sciistica di Prati di tivo,sta facendo sforzi notevoli, migliorando la qualita delle piste,variando percorsi ed aprendo anche a discese  di fuori pista (con condizioni di sicurezza e equipaggiamento adeguato) ,questo ha generato una ottima affluenza di turisti,grazie anche alla moderna telecabina inagurata di recente, non  e’andata meglio nell’altro versante di Campo imperatore dove i problemi lagati al centro turistico del Gran sasso continuano a generare malcontenti (e’assurdo che a – 15 non si possa trovare un bar aperto), positivo l’affluenza di sciatori nelle  altre localita sciistiche della nostra regione,Ovindoli,Roccaraso,Campo Felice per citarne alcune.

La nostra regione vanta una conoscenza fuori confine molto fine (ndr,in una  escursione alpinistica in Austria un austriaco  mi indico’ per filo e per segno tutti i posti del Gran sasso che aveva girato e sciato)   noi abruzzesi non cosciamo tutto il nostro territorio  e’ in parte sconosciuto ,non dimentichiamio che l’alpinismo puro e’nato qui, eppure si fa fatica a vendere il nostro prodotto, a mio avviso e con rammarico e’stato vedere  la nosta regione assente alla Bit di Milano per mancanza di fondi regionali. Cosa si deve migliorare? Lo sappiamo tutti cosa migliorare non ce’ bisogno di scriverlo ,ma perche’ non c’e il coraggio di mettersi in gioco e rischiare qualcosa per il bene del territorio? Ricordiamo che qui si puo’sciare fino a Giugno inoltrato ed andare al mare a fare il bagno,non fa pensare a qualcosa di straordinario che la natura ha gia’ creato e che noi non sappimo proporre correttamente al consumatore finale?

Stefano Di Marco

 

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