Aca – Ater tangenti: prima confessione fiume:”I soldi a Coccia Pelat, Ghanghetta e Orsu Marsican…

mani_con_manette(wn24)-Pescara –  Durante una delle prime perquisizioni, nell’ambito dell’inchiesta Shining light, che ieri ha portato all’arresto di 5 persone, tra cui il Presidente dell’Aca, Ezio Di Cristoforo, è saltato fuori un file che poi si scoprirà essere il «mastrino delle tangenti». 

Il file è chiamato “pagamenti per contanti”, con tanto di errore di battitura confermato dal creatore, l’imprenditore Claudio D’Alessandro che poi ha deciso di vuotare il sacco e collaborare con gli inquirenti rilasciando centinaia di pagine di verbale.
La “lista della spesa”, riporta cifre più o meno esigue (da 500 a 3-4mila euro) ma molto frequenti, quasi a scadenza naturale. Soldi rigorosamente in contanti prelevati da una cassetta di sicurezza che l’imprenditore teneva in Banca. Per fissare gli appuntamenti nei posti più disparati, bisognava prendere contatti telefonici. Proprio quei contatti che fungeranno da colonna portante delle accuse, perché vanno a riscontrare in maniera quasi sempre perfetta, la confessione piena dell’imprenditore. Nella lista,ovviamente, rigorosamente nomi cambiati, ovvero i “soprannomi”. Ecco il linguaggio usato dai protagonisti di questa brutta vicenda.
 Nella lista “Gallina” sta per Alessandro Faraone, geometra in servizio presso l’Ater di Chieti. (Faraona è una razza di gallina ndr)
 Il militare, Tenente Colonnello dell’Esercito, William Basciano “Coccia Pelat” (l’unico che non è ai domiciliari perché all’estero) responsabile del Nucleo Contratti dell’ispettorato delle infrastrutture dell’Esercito con sede a Pescara.
Gli investigatori hanno  scoperto che il Consorzio Stabile Abruzzo, di Claudio D’Alessandro, nel dicembre 2010, si era aggiudicata la gara per i lavori della caserma “Clementi” di Ascoli Piceno. Il soprannome di Marcello Lancia, amministratore unico dell’Ater di Chieti.. era “Ghamghett”. Per risalire a lui gli investigatori hanno utilizzato un altro appunto nel quale si leggeva “Ater ch…… 4000”. L’ulteriore verifica dei tabulati telefonici e della confessione poi ha permesso alla procura di essere certa sull’identità del presunto corrotto. I Forestali sono riusciti a risalire all’identità di Ezio Di Cristoforo, “orsu marsican” presidente Aca, dagli appunti con cifre («dopo agg. Fogne 2011»). Infatti una delle ditte dei D’Alessandro in quell’anno era stata aggiudicataria di un appalto all’Aca per le fogne.
Peraltro, come annota il gip Luca De Ninis nell’ordinanza di custodia cautelare, Di Cristoforo «risulta essere persona nota agli investigatori appartenenti al Corpo Forestale dello Stato di Pescara, per esser stato in servizio nel medesimo Corpo di Polizia poiché in passato ha reso servizio presso il Nucleo Antincendio di Popoli. 
Rimangono invece misteri su alcune identità.
Per ora non si sa chi sia tale “assessore amico di Alberto Regione” che il 20 aprile 2012 avrebbe incassato 2500 euro.
Mistero anche su tale “Cif” che ne ha incassati almeno 15.500 il 14 aprile 2012 ed un mese più tardi.
Nell’appunto figurano anche altre diciture come “Dentista Rossi”, “Ladispoli”, “Cesarino” già individuato nel vice Sindaco di Cepagatti Cesarino Leone, “distributore Marco”, “la gioia di Pizzoli” e “lavoro Bazzano meccanico”, “pali castagno”.
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