A Scurcola Marsicana i Carabinieri sequestrato un rarissimo pesce “Dragone”: può valere fino a trecentomila euro

A Scurcola Marsicana i Carabinieri sequestrato un rarissimo pesce “Dragone”: può valere fino a trecentomila euro

(wn24)-Pescara – I militari del Nucleo Cites, del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, in seguito ad una segnalazione, hanno sequestrato presso una ditta commerciale di Scurcola Marsicana(AQ) un esemplare di Pesce Dragone, specie inclusa nella Convenzione di Washington, e denunciato alla Procura della Repubblica di Avezzano, per la sua detenzione illecita, un cinquantenne avezzanese di origini straniere.

I Forestali del Nucleo Cites hanno rinvenuto nei locali dell’esercizio commerciale dell’indagato, all’interno di un acquario, un rarissimo esemplare di “Pesce dragone” o “Arowana asiatico” (Scleropages formosus Müller & Schlegel, 1840), specie tutelata sia dalla Convenzione di Washington del 1973, nell’Appendice I, sia dal Reg. (CE) n. 338/97, nell’Allegato “A”, in quanto in pericolo di estinzione a causa della rarefazione delle sue popolazioni, dovuta ai prelievi illegali in natura.

Il possesso di tale specie, il cui valore commerciale può arrivare anche a 300.000 €, in base alle dimensioni e alla colorazione, nella tradizione popolare dell’Asia orientale è considerato beneagurante e, pertanto, i suoi esemplari vengono regalati agli amici e parenti come portafortuna. Il pesce in questione, non avendo il titolare del negozio fornito ai militari operanti la certificazione Cites obbligatoria per legge per la detenzione dell’animale e non potendo, quindi, dimostrarne la legale provenienza, è stato sottoposto a sequestro d’iniziativa, già convalidato dal P.M. della Procura di Avezzano (AQ), ed affidato provvisoriamente in giudiziale custodia allo stesso indagato, in attesa del trasferimento presso un acquario autorizzato a detenere esemplari vivi tutelati dalla Convenzione di Washington – Cites. “L’indagato” ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, “rischia ora l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da quindicimila a centocinquantamila euro per la detenzione dell’esemplare vivo di Pesce dragone, specie a rischio di estinzione

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