Chieti. Servizio Urbano verso lo sciopero, CGIL, CISL e CISAL:” Il Comune fa solo promesse”

Chieti. Servizio Urbano verso lo sciopero, CGIL, CISL e CISAL:” Il Comune fa solo promesse”

(wn24)-Chieti – E’ surreale quanto accade al trasporto pubblico locale di Chiet. In sostanza tutto il trasporto pubblico regionale (quello non affidato a TUA in House providing) passa dal regime concessorio a  Contratti di Servizio nei quali Regione Abruzzo regola le risorse economiche in funzione di chilometri effettuati e costo del personale per affidare quei chilometri di servizio alle società. Ma il costo del personale risente del numero di autisti necessario a garantire i servizi: va da se che per effettuare 40 corse possono servire 4 o 6 autisti in funzione di quanto tempo serve per percorrerle; quindi gli ormai noti “tempi di percorrenza” sono alla base del calcolo del costo del personale.

Questo in sostanza l’oggetto del contendere da anni, un concetto così semplice e chiaro che Comune, Azienda e Regione Abruzzo fanno fatica a metabolizzare.Partiamo dal 2019, l’allora Giunta Comunale su richiesta delle Organizzazioni Sindacali fece una verifica e formalizzò che le percorrenze erano sottostimate quindi o si aumentavano le risorse per incrementare 1 turno  (e quindi 1 autista in più) ,soluzione non attuata per problemi di bilancio, oppure andavano accorciate le corse arretrando il capolinea (in particolare sulla linea 3 e 3/ a Manoppello), ma insorse l’allora opposizione (amministrazione attuale) lamentando un taglio ai servizi e nulla si fece. Con l’avvicendamento delle comunali nel 2020 l’attuale Giunta Comunale (l’allora opposizione)  taglio le risorse e nella riorganizzazione la società La Panoramica, che disdetta il contratto integrativo aziendale, ridisegna tutti i turni e con 2 operatori in meno copre tutto l’esercizio mettendo nero su bianco tempi di percorrenza di 30 minuti sul 3/ che GoogleMaps (navigatore sterile e apolitico) riconosce ad una automobile che non deve effettuare fermate (51 con tempi che vanno da 1 a 2 minuti) e riesce a svincolarsi nel traffico sicuramente meglio di un autobus lungo12metri e largo 2,5. Quindi di fatto a tutt’oggi i turni per gli autisti sono molto più pesanti ed i servizi sono per lo più in ritardo, le soste scritte sui turni di guida vengono azzerate dai ritardi (quando bastano a garantire la ripartenza in orario) e i “tempi accessori” previsti dal Contratto Nazionale per: verificare il mezzo alla sua presa in consegna, o spostarsi da un capolinea all’altro per cambiare mezzo si attestano anche a 3 minuti.Il 24 novembre 2022 si chiude una vertenza fatta di 4 scioperi e 2 manifestazioni con l’impegno del Comune di Chieti di verificare ed adeguare le percorrenze: mai fatto nonostante diffide e solleciti; nel aprile 2024 Regione Abruzzo redige il Contratto di Servizio in cui è previsto il corrispettivo per l’esatto numero di autisti che oggi La Panoramica sta utilizzando.

Ma è inadeguato: a dirlo è la stessa Regione Abruzzo in un Rapporto di controllo del 9 febbraio 2024 sulle percorrenze in cui dispone al Comune di Chieti di riprogrammare i servizi e di aggiornare la Carta dei Servizi della mobilità teatina.Da allora tutte le istanze sindacali di FILT-CGIL, FIT CISL e FAISA CISAL sono state palleggiate in un continuo ping-pong tra la società La Panoramica ed il Comune di Chieti: ente che nella persona del Sindaco in campagna elettorale si era detto essere dalla parte dei lavoratori, ma disattendendo anche l’ultimo impegno preso il 25 ottobre u.s nel corso del quale verbalizzò di formalizzare disposizioni alla Società sulla riprogrammazione dei servizi in quanto Ente Affidante ne ha leso però la dignità. Le scriventi Segreterie Regionali hanno attivato lo stato di agitazione ma nell’ultimo incontro in Confidustria del 30 ottobre con la sola Società La Panoramica: tante l’assenza di interventi ne atti nel mentre si è rilevato l’esito negativo. “Oggi rappresentiamo  lavoratori stanchi di essere presi in giro e stufi di lavorare con ritmi disumani in una viabilità peggiorata dal degrado di strade e scarsa manutenzione del verde pubblico che invade le carreggiate, per questo abbiamo attivato la seconda fase della vertenza portando tutta la documentazione sul tavolo prefettizio. Dubitiamo che il Comune si renda conto che se avesse adeguato le percorrenze nel novembre 2022, prima della costruzione del Contratto di Servizio redatto da regione Abruzzo nell’aprile 2023 cosi come la regione stessa ha certificato il 9 febbraio 2024 il problema non sussisterebbe” dichiarano unitariamente le scriventi O.S. . auspicando in una svolta definitiva; diversamente l’unica strada rimasta è quella degli scioperi ad oltranza fino a risoluzione della vertenza.

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